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Benefici del lavoro a maglia e patologie correlate

Benefici del lavoro a maglia e patologie correlate

Per tutte noi il lavoro handmade può rappresentare una parte significativa della propria vita: una passione a cui si dedica del tempo in momenti di assoluto relax, un impiego a tempo pieno, il raggiungimento di un obiettivo ambito per tanti anni, una dimostrazione d’amore verso i propri cari ecc.

Ma ti sei mai chiesta quali sono i benefici del lavoro a maglia o dell’uncinetto

Io sì e in questo articolo ho deciso di raccogliere i più importanti, per mostrarti che non si tratta di un semplice passatempo, perché dietro a quel filo intrecciato e ai ferri adoperati con sapienza, c’è un mondo di vantaggi che andremo a scoprire.

Non solo, devi sapere che tutti questi sono ampiamente dimostrati da diverse ricerche, alcune delle quali ancora in corso, fra cui quella attuata dall’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Reading, UK e l’Associazione Gomitolorosa. In sostanza, si tratta di monitorare l’attività cerebrale dei volontari attraverso Magneto/Elettroncefalogramma, mentre lavorano a maglia o all’uncinetto, per dimostrare gli effetti benefici sul nostro cervello.

Ma cosa si sa ad oggi sui benefici del lavoro a maglia?

1. Riduce lo stress e l’ansia

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Fino a qualche anno fa il lavoro ai ferri era considerato una prerogativa delle nostre nonne, che ricordiamo con affetto con uno scialle handmade poggiato sulle spalle e la schiena ricurva su un progetto destinato ad un nipote. 

Tuttavia, di recente c’è stata una vera e propria inversione di rotta e sempre più giovani si dedicano a questo tipo di attività, alla quale è stato conferito persino l’appellativo di “nuovo yoga”; persino i VIP non si sono tirati indietro! Celebre, per esempio, è l’immagine del campione olimpico Tom Daley che sferruzza in tribuna durante la competizione del 2021.

Ma non si tratta solo di una moda, perché il knitting ha come prima capacità quella di ridurre lo stress nella persona che lo pratica: è stato dimostrato, infatti, che il lavoro ripetitivo favorisce nel cervello il rilascio di endorfine, che agiscono positivamente sul nostro umore, dandoci una sensazione di benessere.

Si assiste così ad un progressivo calo della pressione sanguigna, oltre che della frequenza cardiaca ottenendo benefici sia fisici che mentali. Nel corso del tempo diminuiscono stati ansiogeni e persino depressivi, con aumento della sintesi di serotonina.

2. Migliora la coordinazione

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Come ben saprai, durante una lavorazione a maglia o all’uncinetto, la concentrazione è essenziale per la buona riuscita del progetto: anche se i movimenti sono ripetitivi, bisogna fare attenzione a non far cadere i punti e a seguire lo schema con criterio.

Anche questo aspetto ha delle ripercussioni positive sul nostro cervello, perché migliora la nostra capacità di coordinazione e concentrazione, mantenendo sempre attivi i collegamenti sinaptici.

Ci si rende conto di quanto sia benefico per noi questo esercizio solo andando in là con gli anni: come per la lettura o qualsiasi altra attività che impegna la mente, si tratta di prevenire tutte quelle patologie che possono portare all’insorgenza di demenza senile.

Non a caso, nelle RSA fra le attività più proposte agli anziani ci sono proprio il lavoro a maglia o all’uncinetto.

3. Favorisce la creatività

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Uno dei momenti che più preferisco nell’handmade è quando bisogna scegliere il progetto: navigare sui siti dove sono presenti numerosi tutorial stimola tantissimo la mia fantasia e succede spesso che si parte da una lavorazione per poi decidere di personalizzarla.

Per le knitters più esperte a volte basta una sola immagine per dare libero sfogo alla fantasia; con carta e penna si tracciano schemi, si fanno prove, disegni e schizzi, per poi mettere in pratica l’idea appena nata.

Fra i benefici più evidenti del lavoro a maglia, infatti, c’è proprio la sua capacità di favorire la nostra creatività che, fra l’altro, si autoalimenta: ogni volta che una lavorazione viene portata a termine, si innesca un meccanismo di autostima e soddisfazione personale, che ci spingono a ricominciare da capo.

L’orgoglio per il proprio lavoro, il senso di realizzazione personale e il raggiungimento degli obiettivi prefissati contribuiscono ad accrescere la fiducia in sé stessi.

4. Migliora la memoria

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I problemi della memoria sono una costante della società di oggi: siamo bombardati da così tanto stress, che spesso ci dimentichiamo le cose più banali. 

Purtroppo, anche la tecnologia contribuisce a fare la sua parte: lungi da me demonizzarla, ma sempre più di frequente affidiamo ad agende elettroniche il compito di ricordarci date ed eventi importanti, di fare calcoli e altri compiti che via via togliamo al nostro cervello.

Questi comportamenti contribuiscono anche al peggioramento della nostra memoria nel corso del tempo. 

Come rimediare? Lavorando a maglia, naturalmente! È stato dimostrato, infatti, che fra i suoi benefici c’è anche l’aumento della capacità mnemonica, che viene applicata per esempio ricordando schemi, numero di ferri o di giri, con un miglioramento anche del 50%!

Ricorda che evitare di stimolare le connessioni neuronali le porta a “morire”, favorendo nella vecchiaia l’insorgenza di demenze e Alzheimer. 

5. Favorisce l’interazione sociale

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Ti sembrerà strano, ma il lavoro a maglia o all’uncinetto è capace di favorire l’interazione sociale, benché sembri un’attività del tutto solitaria.

In realtà, ti basta pensare che soprattutto al giorno d’oggi, con l’utilizzo dei social networks, si è riusciti a riunire creative da tutto il mondo, che interagiscono tra loro scambiando schemi, idee e consigli. In alcuni casi, l’amicizia si è persino spostata fuori dagli schermi, riunendo knitters impegnate a lavorare per un obiettivo comune, come le volontarie di Mani di Mamma.

Ma non solo, ti basti pensare anche alle fiere creative, che da svariati anni riuniscono artigiani da ogni dove non solo per proporre la propria merce, ma anche per organizzare laboratori dove le persone possono conoscersi e imparare insieme una nuova arte.

E da ultimo, in ambito psicologico, è stato dimostrato che lavorare con i ferri contribuisce a rendere più naturale e sincera la comunicazione con chi ti sta intorno, in quanto non si guarda negli occhi l’altra persona, ma ci si concentra sul progetto.

6. Una scelta ecologica

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Last but not least, lavorare a maglia può rivelarsi anche una scelta ecosostenibile, perché sostanzialmente si oppone ai criteri di una società sempre più dedita al consumismo, dove abbonda lo spreco e la riduzione del valore intrinseco dell’oggetto.

Questo perché generalmente i progetti creati sono unici e destinati a durare per molti anni. Tanto per fare un esempio, in RSA non so quante anziane ho visto con scialli sulle spalle, realizzati diversi decenni prima e ancora perfettamente conservati!

Gli stessi grandi distributori di filati hanno deciso di adottare comportamenti volti a salvaguardare l’ambiente. 

Sempre più spesso, infatti, vengono immessi sul mercato filati eco-friendly, come il Fresh Mojito in 100% cotone riciclato, Only Lino con l’80% di viscosa di lino riciclata, Treccia di Lane Mondial in cotone riciclato e microfibra, così come linee dedicate agli accessori personali e per la casa: per esempio, Macra Crochet 100% cotone riciclato disponibile in numerose versioni (dal lux alle tonalità sfumate) oppure Bag-Bag, fettuccia in eco-cotone.

Per non parlare del nostro sostegno riguardo a questo tema, in quanto spesso e volentieri promuoviamo progetti che si possono realizzare con avanzi di gomitolo, senza che questi debbano essere buttati, come la rubrica “Cosa posso fare con…” e articoli similari.

Patologie legate al lavoro a maglia e all’uncinetto

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Un dubbio che sorge spontaneo è se il lavoro ripetitivo previsto da queste tecniche creative porti alla lunga alla manifestazione di patologie a carico degli arti superiori o della zona cervicale; difatti, nei gruppi Facebook spesso di parla, per esempio, dell’infiammazione del tunnel carpale.

In realtà, su questo aspetto ci sono delle informazioni contrastanti, perché stando ad alcune ricerche, sembra che il lavoro a maglia contribuisca a rilassare anche la muscolatura e a ridurre il rischio di sviluppo dell’artrite; oltre a ciò, è stato dimostrato che concentrarsi su un progetto aiuta a diminuire stati dolorosi cronici.

Detto questo, il troppo stroppia sempre ed è per questo che molte knitters che si dedicano a questa attività svariate ore al giorno, alla fine iniziano a risentirne a livello fisico con: infiammazione ai polsi, mal di schiena, dolore alla cervicale, affaticamento della vista, mal di testa, fino ad arrivare all’aumento di peso perché si trascorrono troppe ore sedute.

Un’immagine che ho impressa, per esempio, è quella della mia cara nonna che per tanti anni ha lavorato a maglia piegata sul lavoro, fino a creare una vera e propria gobba nella parte alta della schiena, che le dava tanti problemi da farla smettere di dedicarsi a questo hobby.

Cosa fare, dunque? 

Consigli per evitare dolori e infiammazioni

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Le soluzioni che puoi adottare per evitare situazioni spiacevoli sono numerose e facili da applicare. Di seguito ti fornisco qualche esempio:

- Se lavori all’uncinetto, sarebbe meglio usare quelli ergonomici, mentre per quanto riguarda i ferri, devi sapere che il metodo continentale riduce notevolmente il carico sulla schiena. So che è difficile impararlo in età adulta, dopo aver trascorso una vita con quelli dritti, ma non arrenderti: il web è pieno di amiche creative che hanno iniziato ad usare i ferri circolari e ora non riescono a farne a meno!

- Tempo fa un ortopedico mi ha spiegato l’importanza di mantenere una posizione eretta, non troppo rigida, quando si effettuano questi tipi di lavoro: in sostanza, bisogna appoggiare la schiena, mantenendo le spalle rilassate. La conseguenza nel non seguire queste piccole accortezze è trovarsi i dischi intervertebrali consumati, rigidità del collo e la famosa gobba cervicale, per non parlare dei dolori incredibili.

- Ti sarà capitato di sentire gli occhi lacrimare dopo lunghe sessioni di lavoro a maglia: quello è un campanello da non trascurare, segno che la vista è molto affaticata! Ciò che devi fare è distogliere lo sguardo almeno ogni 20 minuti, fissandolo su oggetti lontani, per non disabituare la messa a fuoco e rendere necessari degli occhiali nuovi.

- Chi trascorre molto tempo seduto, spesso presenta problemi di circolazione alle gambe, con gonfiori, dolori, capillari rotti ecc. Per evitare questo problema il consiglio è quello di effettuare passeggiate quotidiane di almeno mezz’ora, bere tanta acqua per favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso (evitando il ristagno) e mangiare tanta frutta e verdura, con una dieta bilanciata, in relazione alle nostre attività di vita quotidiane.

- Gli esercizi fisici sono sempre un toccasana per il nostro corpo, ma in questo caso, ciò che bisogna fare è rafforzare la muscolatura impegnata in un’attività ripetitiva che può diventare usurante. La ginnastica consigliata in questi casi è quella posturale per mantenere dritta la schiena, movimenti in acqua, camminata in piano (possibilmente veloce) ed eventualmente sottoporsi a fisiokinesiterapia (FKT).

Ricorda, in caso di malesseri persistenti, è sempre auspicabile consultare un professionista, prima che la situazione possa peggiorare!

Spero che questo articolo ti sia stato utile!

Alla prossima 

Julia Voltablogger, articolista ed editor freelance, con la passione per la scrittura e la lettura fin dall'infanzia. Hai bisogno di qualcuno che scriva gli articoli per te? O di una correzione prima di pubblicare? Contattami all'indirizzo julia.illibroritrovato@gmail.com. Il primo articolo di prova fino a 1000 parole è gratuito!

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