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Rompiamo il ghiaccio

Rompiamo il ghiaccio

Vi ricordate ancora come avete cominciato? 

Io fin da piccola, vedevo mia nonna lavorare a maglia: faceva i calzini per i nipoti, caldissimi e per piedi a punta. Quando indossavo quelli prima di andare a dormire, avevo così caldo da dover scoprire le gambe in pieno inverno! La mia cara nonna per lavorare metteva i suoi enormi occhiali e abbracciava i ferri sotto le ascelle, poi, con schiena piegata e sguardo concentrato, si immergeva velocissima nel lavoro.

Ormai sono anni che ha smesso di farlo, un po’ perché ha perso la pazienza, un po’ perché dice che questo hobby le causava dolori alla cervicale, ma si può dire che quei capi fatti con tanto amore e passione siano rimasti praticamente come nuovi.

Io mi sono accostata a questa arte grazie al corso organizzato dalla mia amica Lisa. Non sapevo nemmeno come si tenessero i ferri e la differenza fra maglia e uncinetto! Il nostro primo lavoro: un simpatico scalda-tazza fatto con il diritto e il rovescio.

Prima di allora pensavo esistessero solo i ferri lunghi che mia nonna conservava gelosamente nel suo armadio, mentre con Lisa ho scoperto dei piccoli ferri collegati da un tubicino di silicone o accaio, detti ferri circolari.

Il primo punto: il diritto!! Entra nella maglia, passa dietro, prendi il filo, passa avanti, sfila il punto. Quante maglie cadute e buchi nel lavoro! Poi arriva il rovescio e ti dimentichi di spostare avanti il filo e ti escono cose che non si capiscono. Quando sbagli te ne accorgi solo dopo 5 righe di lavoro, perché vedi un motivo senza senso e ti chiedi: faccio finta che sia stato un colpo di genio ad aver inventato una nuova trama o dico alla mia insegnante che è tutto da disfare?

Alla fine lei pazientemente disfa il lavoro e si scopre che da 12 maglie che avevo all’inizio, sono diventate magari 15 o 16 e non so nemmeno spiegarti come. Dopo qualche lezione finalmente il mio “capolavoroha preso forma, certamente non bello come il campione originale, ma mi sentivo molto soddisfatta e persino in grado di realizzare qualcos’altro: un sotto-tazza! 

Una volta che ho cominciato a prendere confidenza con la maglia, anche mia suocera ha voluto insegnarmi il suo metodo, quello classico delle nostre madri e nonne. Perciò ferri sotto le ascelle e via! Peccato che andando in confusione fra i due metodi, ho dovuto richiedere come si facevano i punti diritti e al rovescio almeno due o tre volte, e alla fine ho persino messo da parte quello che avevo intenzione di fare: un vestitino da bimba. Devo confessare che i ferri circolari mi attirano di più, ma manteniamo il segreto…! :P

E voi? Come avete iniziato?

Non sei ancora pratica di maglia e uncinetto e ti piacerebbe imparare? Nel canale YouTube Crochet Romance ci sono playlist che fanno proprio al caso tuo:

-clicca qui se ti interessa approcciarti alla maglia, in particolare con i ferri circolari.

-clicca qui, per addentrarti nel mondo dell'uncinetto.

Un abbraccio, 

Julia Volta

E’ severamente vietato copiare parzialmente o totalmente questo articolo senza autorizzazione esplicita e scritta di Filati Romance

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