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Inamidare i lavori: 8 esperimenti + 1 alla ricerca del metodo migliore!

Inamidare i lavori: 8 esperimenti + 1 alla ricerca del metodo migliore!

Questo articolo lo dedichiamo alla sperimentazione delle tecniche più diffuse per inamidare i nostri lavori handmade.

Ma prima di tutto, cosa significa “Inamidare”?

Lo spiego soprattutto alle principianti come me, che prima di incappare in questo esperimento, non avevo mai sentito questo termine. Si tratta di una procedura che serve ad irrigidire e lucidare il tessuto.

Se si fa una piccola ricerca sul web, noterete che non esiste un metodo univoco da applicare, ma ce ne sono diversi. Alcuni risalgono a tecniche tramandate da generazioni, altri, invece, sono un po’ più moderni. Ma quale sarà quello più efficace, semplice e duraturo?

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A tal proposito abbiamo deciso di metterne in pratica 8, fra quelle più diffusi, proponendone in aggiunta uno nuovo!

Per fare ciò ho realizzato 9 centrini con bordi colorati in maniera diversa, per poterli distinguere, ho utilizzato dei bicchieri di plastica per dare la forma di piccole ciotoline e mi sono armata di pazienza.

Ma quali sono stati i risultati?

Di seguito ve li propongo uno per uno spiegandone il procedimento, illustrando il risultato e assegnando un punteggio di “durezza” che va da 1 a 5.

 

1. Maizena + aceto + acqua per inamidare i lavori

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Mischiate in un pentolino 3 cucchiai di amido di mais, 1 cucchiaio di aceto e 1L di acqua. Ponete il composto sul fuoco e mescolate fino a quando la soluzione non sarà omogenea. Poi immergete i lavori per qualche minuto, strizzateli delicatamente e metteteli sulla forma.

Primo metodo sicuramente semplice ed economico, dato che si tratta di utilizzare ingredienti che la maggior parte di noi ha in casa, ma con unico grosso problema: ovvero che alla fine otterrete una forma dall’aspetto un po’ molle, con durezza pari a 1. Insomma diciamo che non è il massimo.

 

2. Zucchero + acqua + alcool

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Mischiate le tre sostanze fra loro con lo stesso rapporto, ovvero, mettete in un pentolino la stessa quantità per ogni sostanza. Per semplicità vi consiglio di prendere come unità di misura il cucchiaio. Poi ponete sul fuoco, facendo attenzione a non far caramellare lo zucchero. Immergete il lavoro per qualche minuto, strizzatelo e ponetelo su forma.

Anche qui, per quanto gli ingredienti siano di facile reperibilità e il procedimento sia alla portata di tutti, sorgono due grossi problemi: prima di tutto bisogna stare attenti alla puzza tremenda dell’alcool che evapora (oltre al fatto che non è molto salutare da respirare!), inoltre il risultato è davvero mediocre con una durezza pari a 2. Un pochino meglio del precedente.

 

3. Acqua + zucchero

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Altro metodo green e super economy, ottenuto mischiando zucchero e acqua in proporzioni leggermente differenti, ovvero, se del primo mettete 5 cucchiai, dovrete aggiungere 5 cucchiai +1 di liquido. Mettete il composto sul fornello scaldandolo appena, altrimenti farete un delizioso caramello, poi immergete il lavoro, sgocciolatelo e ponetelo sulla forma.

Sicuramente fra quelli naturali è uno dei più efficaci, ma non aspettatevi miracoli. Prenderà la forma, ma con una durezza media pari a 2.5.

 

4. Colla di pesce + acqua per inamidare i lavori

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Ultima proposta naturale, si ottiene sciogliendo un foglio di colla di pesce in 50ml di acqua (dovrete mettere la soluzione sui fornelli per poter ottenere una sostanza omogenea), poi immergete il lavoro, strizzatelo e ponetelo su forma.

Come il precedente, oltre alla sua praticità, ha anche un’accettabile efficacia con una durezza di 2.5. Tutto dipende da ciò che volete realizzare: se la vostra idea sono delle ciotoline, vi dico nì: la forma c’è, ma poca sostanza.

 

5. Amido per biancheria + acqua

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Stando alle indicazioni fornite dal web, bisogna mischiare le sostanze con un rapporto di 1:1, poi immergete i lavori e lasciateli lì per qualche minuto. Successivamente bisogna strizzarli e porli sulla forma.

Si tratta sicuramente di un metodo facile da applicare, ma secondo me le proporzioni sono sbagliate dal momento che con quel rapporto, per quanto mischiate bene, otterrete una pasta che vi lascerà il lavoro macchiato di bianco in alcuni punti.

Il risultato finale prende certamente la forma che desiderate, ma con una durezza pari a 2. Nel caso voleste applicare questo metodo, potrete comprare la “suora” nei negozi di articoli domestici oppure direttamente su internet.

 

6. Acqua + colla vinilica per inamidare i lavori

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Senza dubbio il metodo più utilizzato ed efficace. Non dovrete far altro che mischiare 2 parti di colla con 1 di acqua e immergere i lavori in questa soluzione, poi porli su forma ricoperta da pellicola trasparente. Per maggior sicurezza potrete spennellare la superficie con un po’ di colla pura, quando il lavoro sarà più asciutto.

Dovete fare attenzione, però, perché per quanto sembri facile, se non si sta attente si rischia di ottenere un risultato poco piacevole da vedere, con alcune parti macchiate di bianco e altre con grumi trasparenti, come ho fatto io da gran pasticciona quale sono.

Una tecnica che senz’altro si può affinare se non avete troppa paura di sbrodolarvi le mani, ottenendo come risultato una durezza massima e un lavoro che ha quasi la rigidità della plastica. Per renderlo più brillante potrete spruzzare sopra un po’ di lacca come chicca finale.

  

7. Lacca per inamidare i lavori

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In assoluto il metodo più facile e veloce, proprio adatto a tutti e per l’ultimo secondo. Inoltre, visti i prodotti in commercio, dona al vostro lavoro lucentezza e un gradevole profumo.

Di contro, stiamo parlando di una soluzione non proprio ecologica e nemmeno duratura perché rimane sul tessuto al massimo per un mese, costringendovi a ripetere la procedura a cadenza periodica. Durezza iniziale pari a 4!

 

8. Smalto per unghie

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Se vi piace spennellare, ma non volete sbrodolarvi con la colla vinilica, potete optare per questa soluzione. Non dovete far altro che cospargere la superficie del vostro lavoro mentre è su forma, con abbondanti pennellate di smalto e lasciare ad asciugare.

Vi consiglio di usare una forma in vetro, perché la plastica a contatto con questa soluzione non fa una bella fine, sciogliendosi e attaccandosi al tessuto in maniera irreversibile, rovinando l'aspetto finale.

Il risultato sarà un lavoro omogeneo, con durezza pari a 4 e lucente. Di sicuro uno dei metodi migliori, ma non molto economico. Considerate che per fare questa ciotolina ho dovuto usare due interi flaconcini da 7ml ciascuno.

 

9. Smalto Spray

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Ultima chicca che vi proponiamo noi di Filati Romance è lo smalto spray, di qualunque marca. Prodotto che si trova dal ferramenta o nei negozi di bricolage, non troppo costoso, ma utilissimo e facile da usare, perché il principio è lo stesso della lacca, così come la sua resa con una durezza pari a 4, ma il risultato sarà permanente!

Il problema è che si tratta di una sostanza dall’odore tossico, da utilizzare in ambienti areati e con mascherina. Inoltre, vi consiglio caldamente di non utilizzarlo su cose di plastica perché è in grado di scioglierle! Piuttosto prendete come forme materiali più resistenti.

Insomma ragazze, di metodi ce ne sono tanti e forse non li abbiamo nemmeno esposti tutti. In base alle vostre esigenze e possibilità del momento, potrete sicuramente optare per l’uno o per l’altro.

Secondo noi, è difficile dichiarare in maniera assoluta quale sia il migliore perché tutti presentano a loro modo, vantaggi e svantaggi. Vero è, che se vogliamo realizzare dei lavori che devono essere molto rigidi perché hanno la necessità di mantenere una forma precisa innaturale, tenderemo verso le soluzioni chimiche, mentre, dovendo fare ad esempio un centrino o un sottopentola, saranno sufficienti i metodi naturali.

Ci auguriamo che questo articolo vi sia stato utile, oltre che chiaro nell’esposizione delle sperimentazioni. 

Alla prossima con un altro appuntamento!

Julia Volta

E’ severamente vietato copiare parzialmente o totalmente questo articolo senza autorizzazione esplicita e scritta di Filati Romance

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